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La petizione "Stop alla distruzione dei videogiochi" ottiene ampio successo Support in 7 paesi dell'UE

by Blake Jan 06,2025

I giocatori dell'UE si mobilitano dietro la petizione per preservare i giochi online

Una petizione dell'Unione Europea che chiede agli editori di mantenere la giocabilità dei giochi online dopo la chiusura dei server ha guadagnato notevole popolarità, superando la soglia di firma in sette stati membri. Entriamo nei dettagli di questa importante iniziativa.

Stop Destroying Video Games Petition Gains Wide Support in 7 EU Countries

Forte sostegno in tutta l'UE

La petizione "Stop alla distruzione dei videogiochi" ha già raccolto 397.943 firme, il 39% del milione di firme previste, in Danimarca, Finlandia, Germania, Irlanda, Paesi Bassi, Polonia e Svezia. Alcuni paesi hanno addirittura superato i propri obiettivi di firma individuale.

Stop Destroying Video Games Petition Gains Wide Support in 7 EU Countries

Questa iniziativa risponde alla crescente preoccupazione che i giochi diventino ingiocabili a seguito della cessazione del supporto degli editori. La petizione sostiene una legislazione che imponga agli editori di garantire la continua funzionalità del gioco, anche dopo la chiusura dei server. Nello specifico, mira a impedire agli editori di disattivare i giochi da remoto senza fornire alternative ragionevoli per continuare il gioco.

Come afferma la petizione, gli editori dovrebbero essere obbligati a mantenere lo stato funzionale (giocabile) dei giochi venduti o concessi in licenza all'interno dell'UE.

Stop Destroying Video Games Petition Gains Wide Support in 7 EU Countries

La petizione evidenzia la controversia relativa alla chiusura di The Crew da parte di Ubisoft nel marzo 2024, lasciando milioni di giocatori nell'impossibilità di accedere al gioco acquistato. Questo incidente, e casi simili, sottolineano la necessità di tutela dei consumatori nel settore dei giochi.

Sebbene la petizione abbia ancora bisogno di ulteriore sostegno per raggiungere il suo obiettivo, i cittadini dell'UE in età di voto hanno tempo fino al 31 luglio 2025 per firmare. Anche se i cittadini extracomunitari non possono firmare, possono contribuire promuovendo la petizione all'interno delle loro reti.

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